venerdì 22 aprile 2016

Serpenti di Calabria. Se li conosci puoi evitare di ucciderli.

Può essere utile conoscere le 7 specie di serpenti presenti nel territorio calabrese (di cui una soltanto, la "Vipera Aspis", ha morso velenoso).
Conoscerli può aiutare sia a evitarli...sia a evitare di uccidere inutilmente specie che - per quanto molti trovino repellenti- svolgono un ruolo importante nell'equilibrio ecologico del nostro ambiente. 


In Calabria vivono sette specie di serpenti, sei appartenenti alla famiglia delle colubridae, serpenti innocui privi di veleno, e solo una specie di vipera (l’unica con morso velenoso). 

Il  Biacco (Hierophis viridiflavus) è il serpente più comune, detto nei vari dialetti calabresi serpa nivura, cursuri, scurzoni etc.  Da adulto raggiunge normalmente la lunghezza di 120 o 130 centimetri, con eccezioni che possono raggiungere anche i due metri; è di colore completamente nero (da adulto).

La  Vipera Aspide (Vipera aspis) è l’unica specie di serpente velenoso presente in Calabria, ma raramente il suo veleno risulta mortale per un uomo adulto in buono stato di salute, anche se è assolutamente necessario recarsi presso un centro specializzato in se morsi da una vipera.
E’ un serpente lungo fino a 60 centimetri, raramente fino a 90. Si ciba generalmente di uccelli, mammiferi soprattutto topi e rettili di piccole dimensioni.

La Biscia dal Collare (Natrix natrix), detta anche Natrice dal Collare, è un serpente che predilige prevalentemente i corsi d’acqua e può essere un ottimo nuotatore.
E’ uno dei più grandi serpenti calabresi, supera abbondantemente i 120 centimetri di lunghezza, e in casi del tutto eccezionali può raggiungere i 2 metri.                                      
 Si ciba prevalentemente di rane, vista la sua tendenza acquatica, molto meno frequentemente di piccoli mammiferi, pesci o altri rettili.
Se infastidito o minacciato, emette una specie di fischio con il quale segnala la propria presenza, e solo se veramente messo alle strette potrebbe tentare di mordere, senza provocare problemi - se non di possibile infezione batterica - , essendo totalmente privo di veleno.

La Biscia Tessellata (Natrix tessellata) è il serpente più legato all’acqua tra quelli presenti in Calabria, e si nutre prevalentemente di pesci, ma all’occorrenza non disdegna i piccoli mammiferi, gli anfibi ed altri piccoli animali acquatici.  Nonostante il suo aspetto possa incutere timore, è un serpente completamente innocuo per l’uomo.

Il Cervone  (Elaphe quatuorlineata) è il più grande dei serpenti calabresi ed europei in genere, lungo generalmente fino ai 160 centimetri, può raggiungere occasionalmente anche i 240 centimetri.  Si nutre di piccoli mammiferi come arvicole, topi, toporagni, piccoli conigli, donnole, scoiattoli e ratti, ma anche di piccoli rettili, uccelli ed uova.
Nonostante le dimensioni è completamente innocuo per l’uomo, vista la sua indole docile.

Il Colubro di Esculapio (Zamenis longissimus) detto anche Saettone, è il serpente meno comune in regione e si trova solo nelle aree più settentrionali.  E’ il serpente ritratto sul bastone di Esculapio, simbolo del campo medico e farmaceutico. Nell’antica Grecia era ritenuto un serpente sacro, era presente sia nelle stalle che nei templi dedicati ad Esculapio e ucciderlo era ritenuto un sacrilegio, in quanto simbolo di rinnovamento.

Il Saettone Occhi Rossi  (Zamenis lineatus) è una specie di serpente tipico del sud Italia, che presenta quattro linee che decorrono lungo il corpo dalla testa alla coda. Questo serpente ha la particolarità di avere gli occhi rossi. Raggiunge spesso i due metri di lunghezza ma è totalmente innocuo per l’uomo.

FONTE DEI TESTI: © http://www.calabriaportal.com/fauna/rettili-calabria/264-serpenti-calabria.html[/b]


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