martedì 30 dicembre 2014

La Leggenda Del Piccolo Elfo

LA LEGGENDA DEL PICCOLO ELFO
(Magurelle Production)
Regia
EMANUELE TOLVE
DIEGO RUMBOLO
Voce Narrante
ERMANNO SIRIMARCO
Interpreti:
SIMONE GRECO, EMANUELE TOLVE, DIEGO RUMBOLO 
SILVIO PALERMO, BENITO PERRONE
con la partecipazione di
LUCIA E LE NIPOTI, MATTEO IERARDI, MATTOLINO, PATRIZIO, GAETANO E MASTRO ANTONIO, LUCIA BORRELLO, GERMANA SPINELLI, ANNABELLA GALLO, TONINO GUAGLIANONE, ANDREA VACCARI, FRANCESCO CASTELLUCCI, RAFFAELE IERARDI, EUGENIO SERVIDIO, GIUSEPPE RAIMONDO, I RAGAZZI DEL CENTRO LA SELVA, NELLINA RAIMONDO, I RAGAZZI DEL MACAO.
con la partecipazione straordinaria di
SALVATORE PIAZZA,
PIETRO SCARAVAGLIONE, ANGELO ADELIZI, VITTORIO SERVIDIO, FRANCO RAIMONDO, ANTONIO E ROSINA, WALTER SIRIMARCO,PASQUALE SPROVIERO, GIUSEPPE DI CIANNI, LAURA GUAGLIANONE, GIANLUCHINO.
spot
MARIA E GIUSEPPINA BORRELLO, COSOMINA, FRANCO MARTORELLI, FRANCESCO GALLO,LUCIANO SPINELLI.
costumi a cura di
ANNA D'AMICO, LUCIANO PERRONE,TONINO GUAGLIANONE, JUANITO SERVIDIO, DON CARMELO TERRANOVA.
Montaggio
NATASHA RAIMONDO

giovedì 18 dicembre 2014

40" Sagra della Castagna Sant'Agata di Esaro-Servizio VIDEO


40" Sagra della Castagna Sant'Agata di Esaro
 servizio realizzato dalla VM Produzioni
info@vmproduzioni.it
  
Pubblicato il 12 nov 2014
Servizio realizzato da M. Romina Calabrese - Riprese e Montaggio M. Vocaturo per la VM Produzioni -©Calabrialive.net
link alla fonte originaria:https://www.youtube.com/channel/UCJPNzkMEA26wL6S-8cyhBCg

mercoledì 12 novembre 2014

Alcuni lavori di Antonio Servidio

Alcuni lavori di Antonio Servidio
(clicca su una foto per avvire la presentazione a schermo intero)












martedì 21 ottobre 2014

Giovanni Sole, "Francesco di Paola" (Italia 1992), film completo.

FRANCESCO
DI PAOLA - Un film di Giovanni Sole

Francisco de Paula vive in eremitaggio in una grotta poco lontana dal
paese. Da lui vanno i paesani per chiedere consigli, per conoscere il
futuro, per vincere la natura, per essere guariti, per riconoscere il
vero dal falso. Francesco incute timore, ma allo stesso tempo ispira
serenità, spaventa gli uomini ma allo stesso tempo li rassicura...

- See more at:
http://www.strill.it/citta/2014/10/santagata-desaro-scoperta-discarica-abusiva-due-denunce/#sthash.jc9n7VXo.dpuf
Giovanni Sole, "Francesco di Paola" (Italia 1992), film completo, 70'

Francisco de Paula vive in eremitaggio in una grotta poco lontana dalpaese. Da lui vanno i paesani per chiedere consigli, per conoscere ilfuturo, per vincere la natura, per essere guariti, per riconoscere ilvero dal falso.  Francesco incute timore, ma allo stesso tempo ispiraserenità,  spaventa gli uomini ma allo stesso tempo li rassicura.  

Francisco de Paula






regia, soggetto
Giovanni Sole

direttore di fotografia
Lorenzo Adorisio

aiuto regista
Sergio Napoli

montaggio
Fabio Nunziata

assistente montaggio
Marta Panella

aiuto operatore
Carlo Piccioni

sonorizzazione e mixage
Mario e Claudio Angeletti (Studio A)

assistente al doppiaggio
Cinzia Andrei

consulenza musicale
Michele Cozza, Ivo Miraglia, Pierpaolo Greco

Interpreti principali
Pasquale Anselmo, Giovanni Turco, Marcello Arnone, Carmela Pezzi, Antonello Antonante, Bruno Palermo, Concetta Guido, Angelo Gallo, Dante De Rose, Dario Natale, Lindo Nudo, Mauro Ganeri, Giampaolo Samà, Feliciano D'Alessandro, Fabio Gallo, Ottavio Dodaro, Pino Gallo, Stefano Costabile, Massimo Costabile, Roberto Genovese, Nino Mancaruso, Saverio La Ruina.




Lungometraggio, 16 mm, colore, 70'


Associazione Il Gabbiano, laboratorio di cinema, Cosenza




© 1992 - Unical

 


mercoledì 10 settembre 2014

FENESTRELLE - I LAGER DEI SAVOIA (parte prime e seconda )


LAGER SAVOIA DI MASSIMO BONGIORNO. TRASMESSO DA RAI STORIA.
Leggi l'articolo del corriere della sera che propone altri punti di vista sull'argomento:
http://www.corriere.it/cultura/12_ottobre_11/stajano-mito-lager-savoia_734bb576-1382-11e2-ad6a-6254024087b3.shtml


                    

Controtesi Barbero su Fenestrelle


MILLE (Eugenio Bennato - Regno delle Due Sicilie - Briganti - Borbone)

Dal Forum ( segnalato da Marilena in risposta a un post di Scalaistrama)
http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2815
Vedi anche: http://santagataviva.blogspot.it/2014/05/vittorio-de-seta-in-calabria.html
Vedi anche: http://santagataviva.blogspot.it/2014/05/regno-delle-due-sicilie-quando-noi.html

giovedì 24 luglio 2014

Antonio Grosso e le Muse del Mediterraneo - MAGARIA! - official video - ...



MAGARIA” di Antonio Grosso e le Muse del Mediterraneo realizzato in Australia.
Tra l’Opera House di Sydney, le vie di Melbourne, gli scenari mozzafiato di Philip Island, gli universitari di Adelaide e il Kings Park di Perth è stato realizzato l’ultimo video di Antonio Grosso e Le Muse del Mediterraneo sulle note di “MAGARIA” il singolo che dà il nome anche al tour 2014.

Reduci dalla traversata dall’altra parte del mondo hanno portato la loro musica travolgente e appassionata di terra di Calabria. Un tour che è stato un successo ricco di entusiasmo per il giovane gruppo ormai consolidatosi negli anni per l’insolita formazione al femminile e per la versatilità del grande Antonio Grosso.

E proprio durante questa esperienza i ragazzi hanno trovato il tempo di realizzare il videoclip di questo nuovo successo, coinvolgendo tutte le città più importanti dell’Australia e raccontando la storia di “MAGARIA” (brano scritto dall’artista Virginia Marasco).

Magaria è il rito magico, la fattura in questo caso buona, non malefica, la magia di ribaltare le situazioni a tuo vantaggio. Magaria è il grido di liberazione che impasta con le mani versi lontani, che accende un fuoco di pentole magiche, che scava nella terra delle nostre origini, che profuma di basilico e origano! Magaria è la mano che zappa la madre terra per far fiorire i suoi frutti, è il vino dolce di un amante che cerca di ubriacare la sua amata. Magaria è la mescolanza di sapori per cucinare quello che tu desideri. E’ il rito propiziatorio ai tuoi problemi, è una liturgia di una parola che significa speranza…l’incantesimo che ripeti per salvarti, il sortilegio per redimerti, la tua cerimonia di iniziazione alla vita!
Il video racconta la storia di una ragazza che vaga tra i suoi pensieri tristi, in giro per città e luoghi lontani e affollati che la fanno sentire ancora più sola, vaga alla ricerca di un sorriso, uno spiraglio..una “magaria” che possa riportarle la serenità e la voglia di vivere. Incontra in diversi angoli il maestro Antonio Grosso e Le Muse che, un pezzo alla volta e un ingrediente ciascuno, le insegnano la ricetta della felicità per allontanare questo “incantesimo” che viene dall’invidia e dalla cattiveria delle persone. Una ricetta semplice fatta di speranza, determinazione e voglia di scacciare i brutti pensieri con la forza della musica e del ballo. Il video si conclude con la “liberazione” della protagonista attraverso un rito collettivo fatto di musica, ballo e sorrisi che ci ricorda il mito della taranta e della sua gente, un messaggio di speranza fatto di pensieri positivi e voglia di gioire delle cose semplici.
A chiusura del video sono stati inseriti dei momenti di backstage del Tour Australiano per ricordare e ringraziare le migliaia di persone che hanno accolto il gruppo in un clima di grande festa e spontaneità.
MAGARIA! Cantala, ballala e Magaria ti asseconderà!
Per info: info@marascocomunicazione.com

Pollino Senza Tempo




Il Parco nazionale del Pollino, condiviso dalle province di Potenza, Matera e Cosenza, con i suoi 192 565 ettari, di cui 88 650 nel versante della Basilicata e 103 915 in quello della Calabria, è il parco naturale più grande d'Italia. Prende il suo nome dal Massiccio del Pollino.

FILM:
POLLINO SENZA TEMPO
L'Italia senza tempo è fatta
di luoghi, spesso a portata di mano ma molto molto sconosciuti. Gioielli del
patrimonio naturale mondiale, quasi sempre aree protette, luoghi in cui il
tempo si azzera, la mano dell'uomo si allontana, i ritmi divengono naturali e
scanditi dal sorgere e calar del sole, dal passaggio delle stelle.

ll racconto dell'Italia senza tempo comincia dal Pollino, la montagna che
domina il territorio dove siamo nati e cresciuti, una montagna imponente, che
incute timore e allo stesso tempo ti fa sentire a casa.

FILM CREDITS

Time-lapse shooting, Editing & post: Angelo Chiacchio e Walter Molfese

Music: Francesco Filizzola, Hamilton Lee, Gianni Mantice

Project and communication: Ilaria Navarra

Project supported by:

Regione Basilicata, APT Basilicata, Basilicata Bella Scoperta

SPECIAL THANKS

Biagio Donadio e Alessandro La Becca

PRODUCTION INFO

Cameras: Canon EOS 5D Mark II + Canon EOS 7D + battery grip and many batteries.


Tripods: Manfrotto 190 XPROB + Giotto MTL9351 B with MH5011 head + Manfrotto
488RC4 head

Lenses: Sigma AF 10-20mm f/4-5.6 DC HSM + Samyang 14mm f/2.8 IF ED + Canon
70-200mm f/2.8 II L + Canon 100mm macro

Dolly slider: Dynamic Perception Stage Zero

POST-PRODUCTION INFO

Software: Lightroom, After Effects, Premiere Pro. Additional tools:
LRTimelapse.

Hardware: MacBook Pro, MacBook, 1TB WD.

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italiasenzatempo.it

venerdì 20 giugno 2014

21.Giugno 2014: Papa Francesco in visita alla Diocesi di Cassano allo Ionio

 La Santa Messa di Papa Francesco. Ascolta l' Omelia
Visita del Papa.  Commenti e Approfondimenti su TV2000

Il Papa Francesco  a Sibari si è fermato scendendo dall’auto 
per salutare e benedire Roberta Mauro, una ragazza disabile.

21 giugno Papa Francesco in visita pastorale alla Diocesi di Cassano all'Jonio.
Ripresa dall'occhio magico di Maurizio Guarino  l'area ex Insud, tra Marina di Sibari e contrada Bruscate. E' qui, in riva al mar Ionio, che il 21 giugno Papa Francesco celebrerà messa 

lunedì 9 giugno 2014

"Il sepolcreto protostorico di Grotta della Monaca a Sant'Agata di Esaro - CONVEGNO - 14 giugno 2014".

Il Centro Regionale di Spleleologia Enzo dei Medici (www.enzodeimedici.it) segnala e invita:

"Il sepolcreto protostorico di Grotta della Monaca a Sant'Agata di Esaro - CONVEGNO - 14 giugno 2014".


Il Centro Regionale di Spleleologia Enzo dei Medici (www.enzodeimedici.it) segnala e invita:

"Il sepolcreto protostorico di Grotta della Monaca a Sant'Agata di Esaro - CONVEGNO - 14 giugno 2014".

Per oltre 15 anni le ricerche archeologiche condotte a Grotta della Monaca si sono concentrate sullo studio delle dinamiche estrattive connesse allo sfruttamento dei minerali di ferro e rame di cui la cavità è ricca. Tali ricerche, se da un lato hanno permesso di riconoscere nel sito una delle più antiche miniere in grotta oggi note in Europa, hanno tuttavia distolto l’attenzione dei ricercatori da un’altra sua caratteristica importante, vale a dire la funzione sepolcrale svolta in età protostorica.

Nella grotta sono state individuate aree di sepoltura collettiva risalenti alla media età del Bronzo (attorno a 3.500 anni fa), con deposizione di oltre un centinaio di individui.
Altre testimonianze isolate, peraltro, hanno restituito resti ossei umani datati col radiocarbonio a fasi ben più antiche.

Il convegno del 14 giugno 2014 presenta per la prima volta i risultati delle indagini svolte sul sepolcreto protostorico di Grotta della Monaca, sia dal punto di vista archeologico che antropologico, e intende contribuire ad una più approfondita conoscenza del giacimento sotterraneo calabrese.

La manifestazione, organizzata dal CRS "Enzo dei Medici" in collaborazione col Comune di Sant'Agata di Esaro, ha il patrocinio della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, del Parco Nazionale del Pollino e della Regione Calabria.

Gli interventi scientifici rappresentano un risultato della collaborazione tra Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Università degli Studi di Ferrara e Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria.

Vai al Sito Ufficiale per maggiori approfondimenti e per visualizzare o scaricare la Locandina e l'Invito: http://www.enzodeimedici.it/eventi-2014.html

il sito di Grotta della Monaca rappresenta uno dei giacimenti archeologici sotterranei più importanti della regione Calabria.
La cavità, ricca di preziose risorse minerarie, è stata durevolmente frequentata dall’uomo preistorico per finalità estrattive;
quindi, in età protostorica, è divenuta la sede di un vasto sepolcreto
che ha accolto le spoglie di numerosi individui.
La grotta è attualmente custodita dal Centro Regionale di Speleologia
“Enzo dei Medici” in base ad un’apposita convenzione stipulata col Comune di Sant’Agata di Esaro.

Si ha notizia di “resti umani sepolti nella grotta” a partire
dal 1939, allorché Enzo dei Medici, pioniere della speleologia calabrese, ne segnala per la prima volta l’esistenza. Successivamente, in più occasioni viene richiamata la presenza di “ossa indeterminate” e crani umani da altri autori che, anche solo incidentalmente, scrivono della cavità.
Tuttavia è solo con le ricerche più moderne, avviate
durante gli ultimi quindici anni da oggi, che l’uso funerario della
grotta viene accertato in tutta la sua complessità.

Sebbene resti umani siano stati rinvenuti anche
nella Sala dei pipistrelli e nella Pregrotta, la maggiore concentrazione di sepolture deriva dall’atrio d’accesso ai Cunicoli terminali e dai loro settori iniziali.
Qui, all’interno di nicchie o approfondimenti lungo le pareti laterali, a volte anche sulla superficie di gradoni rocciosi, sono stati trovati i resti scheletrici di gruppi di defunti, spesso
accompagnati da elementi di corredo funerario (soprattutto vasi in terracotta – verosimilmente deposti con un contenuto
organico non pervenutoci – ma anche altri oggetti come fuseruole e conchiglie, queste ultime quasi certamente sospese a collane).
A tali evidenze sono correlabili tracce di possibili rituali funerari individuate nella Pregrotta: qui gli archeologi hanno scoperto i resti combusti di un cinghiale adulto associati a vasi analoghi a
quelli presenti nel sepolcreto interno ma anche frammenti di spade rotte intenzionalmente.

Gli scheletri giacevano disarticolati, in uno stato di estrema
frammentazione: un disfacimento imputabile a eventi naturali – come
l’umidità che caratterizza il microclima dell’ambiente ipogeo – o al
passaggio di animali selvatici; anche se il fattore di maggiore disturbo è senz’altro da attribuire alla costante
frequentazione umana del sito, soprattutto durante le fasi successive
all’età protostorica.
I resti ossei umani, fortemente frammentati, sono stati sottoposti dapprima ad una lunga fase di restauro: le operazioni di lavaggio, siglatura e connessione di parti hanno così consentito di ricostruire le diverse unità scheletriche. L’analisi antropologica ha permesso di riconoscere circa un centinaio di inumati.
Gli scheletri, ugualmente ripartiti tra i due sessi, corrispondono
principalmente ad individui giovani (tra i 3 e i 12 anni), molti dei quali deceduti nella primissima età e precisamente entro i tre anni di vita.

Tra questi si riscontra anche la presenza di due neonati, la cui morte
è connessa al momento del parto o alla scomparsa della stessa madre.
L’elevata percentuale dei decessi in età infantile è da imputare a stati di salute carenti dovuti a disturbi del metabolismo, malattie dell’apparato gastroenterico, patologie specifiche (anemie persistenti o congenite) o ad una dieta non idonea a bilanciare le esigenze dell’organismo. Tali stati deficitari si manifestano sullo scheletro nella forma di piccole lesioni del tessuto corticale chiamate cribra, che conferiscono alle superfici ossee un tipico
aspetto bucherellato.

Sono stati altresì osservati specifici indicatori
di malnutrizione e/o malattie, che si evidenziano generalmente nella forma di solchi lineari e orizzontali sulle superfici
dentarie.
Tali manifestazioni prendono il nome di linee ipoplasiche e corrispondono ad interruzioni della crescita del dente
durante la fase di formazione dello smalto.


L’età media di insorgenza del difetto corrisponde a 3-4 anni
e coincide con il periodo dello svezzamento: un momento
di stress per l’organismo, dovuto al passaggio ad un tipo
di alimentazione differente.
Malgrado tali complicazioni, non sono emersi problemi di sviluppo scheletrico, come per esempio il rachitismo, dato che la statura calcolata sulle ossa degli arti riporta le misure proprie
di ogni classe d’età: 120 cm per i bambini, 150 cm per gli adolescenti, 160 cm per le donne, 170 cm per gli uomini.

Le infezioni erano tra le più frequenti cause di morte e si manifestavano per diversi motivi: a causa di infestazioni parassitiche o per il continuo contatto con gli animali; inoltre potevano essere connesse a traumi legati all’attività fisica e lavorativa. L’analisi di particolari alterazioni scheletriche
presenti nelle zone articolari e sui punti di inserzione dei
muscoli mostra un’attività fisica intensa da parte di individui di età
adulta e di entrambi i sessi.
Essa indica alterazioni ossee a carico delle estremità degli arti legate a condizioni posturali specifiche — come
per esempio lo squat sui talloni — e manifestazioni artritiche in corrispondenza delle entesi (punti di inserzione di legamenti e tendini), da ricondurre ad una costante e
ripetuta sollecitazione muscolare.

Le patologie dei denti (carie e depositi di tartaro) indicano una dieta caratterizzata da cibi cotti con un elevato consumo di fibre, proteine di origine animale (selvaggina) e un modesto apporto di carboidrati (cereali e frutta).
Inoltre, specifiche tracce di usura sulla superficie occlusale di taluni denti dimostrano l’utilizzo della dentatura durante le attività lavorative, come per esempio la masticazione ripetuta delle pelli al fine di ammorbidirle.
Per completare il quadro patologico degli inumati di Grotta della Monaca è da segnalare la presenza di alcuni tumori che è stato possibile analizzare avendo lasciato traccia della loro esistenza
sulle ossa. Si tratta di neoplasie sia benigne (osteoma e meningioma) che maligne (carcinoma dei tessuti e osteosarcoma),
riscontrabili sullo scheletro di individui femminili e maschili di età adulta e matura. L’osservazione delle anomalie scheletriche
ha altresì permesso di riconoscere un caso di trapanazione del cranio.
Durante una craniotomia si asportava parte dell’osso al fine di curare traumi, infezioni o disturbi di cui non si conosceva l’origine, come per esempio l’epilessia e il mal di testa.
È difficile stabilire se il valore di tali pratiche fosse curativo o rituale, considerando che in epoche tanto antiche il confine tra scienza e spiritualità era labile e azioni più propriamente terapeutiche spesso diventavano gesti rituali
e apotropaici.
La trapanazione di Grotta della Monaca è stata effettuata
sul cranio di una donna la cui età alla morte ricade in
un range compreso tra i 23 e i 39 anni.
La perforazione è stata eseguita con uno strumento a margine tagliente o con un’estremità appuntita, incidendo la porzione sinistra del cranio.
L’operazione potrebbe essere connessa alla cura di un’infezione
presente sulla parte interna dell’osso e causata da un trauma;
allo stesso tempo il processo infettivo potrebbe essere stato
provocato dallo stesso intervento chirurgico.
Il callo osseo che caratterizza tutto il margine della frattura prova che la donna è sopravvissuta all’operazione, dimostrando la perizia tecnica acquisita in relazione a tali pratiche.

Per gli interessati, ecco alcuni link ai post e alle segnalazioni relative a Grotta della Monaca, sul sito e sul forum:

http://www.santagataviva.it/mediateca/libri/grottalex/Bologna.pdf

http://www.santagataviva.it/mediateca/libri/grottalex/

http://www.santagataviva.it/mediateca/libri/grottalex/grottacorriere.jpg

http://www.santagataviva.it/mediateca/libri/grottalex/Yukonite.pdf

http://www.santagataviva.it/mediateca/libri/grottalex/innsbruck.pdf

http://www.santagataviva.it/mediateca/monografie/Monografie01.pdf

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1237

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1060

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=600

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1750

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=2142

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1787

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1748

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1710

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1614

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1344

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1137

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1140

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=787

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1205

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=741

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1982

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1826

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1413

http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=1160


lunedì 5 maggio 2014

Io ci sono. La storia di Lucia Annibali raccontata da Giusi Fasano

IO CI SONO. LUCIA ANNIBALI con GIUSI FASANO.
Testimonianza autentica e toccante di un grave fenomeno del nostro tempo, "Io ci sono" è un libro importantissimo. Per uomini e donne consapevoli che l'amore sia "solo quello buono" ma anche per tutte le Lucie ancora prigioniere di un non amore.
IO CI SONO – La mia storia di non amore
Lucia Annibali con Giusi Fasano
270 pagg. – 15,00 euro o 12,90 con il Corriere
Controtempo-Rizzoli




Sinossi

16 aprile 2013, una sera qualunque. Lucia, una giovane avvocatessa di Pesaro, torna a casa dopo essere stata in piscina. Ad attenderla, dentro il suo appartamento, trova un uomo incappucciato che le tira in faccia dell’acido sfigurandola.
Le ustioni, devastanti, corrodono anche il dorso della sua mano destra.
Quella stessa notte viene arrestato come mandante dell’aggressione Luca Varani, avvocato, che con Lucia aveva avuto una tormentata relazione troncata da lei nell’agosto del 2012 e che, secondo la magistratura, aveva assoldato per l’agguato due sicari albanesi, pure loro poi arrestati.
Come avviene in molti, troppi episodi di violenza contro le donne, anche in questo caso è stato l’abbandono a innescare la miccia del risentimento. Lo schema è purtroppo “classico”: il possesso scambiato per amore, la rabbia che diventa ferocia, fino all’essenza della crudeltà: l’acido in faccia.
In questo libro Lucia Annibali ripercorre la sua storia con quell’uomo, dal corteggiamento al processo («Il tempo con lui è stato una bestia che digrignava i denti e io mi lasciavo sbranare »); passa in rassegna i momenti dell’emozione e quelli della sofferenza; racconta l’acido che scioglieva il suo viso («Un minuto dopo la belva era ammaestrata») e poi i mesi bui e dolorosissimi, segnati anche dal rischio di rimanere cieca. Per la sua tenacia, la sua determinazione e il coraggio di mostrarsi, oggi Lucia è diventata un’icona, punto di riferimento per tutte le altre donne («Io non mi arrendo, e questa ferita diventerà la mia forza»). Testimonianza autentica e toccante di un grave fenomeno del nostro tempo, Io ci sono è un libro importantissimo. Per uomini e donne consapevoli che l’amore sia “solo quello buono” ma anche per tutte le Lucie ancora prigioniere di un non amore.

lunedì 21 aprile 2014

ESPOSIZIONE ^MONDIALE^ DI PIZZATUA SANTAGATESE pasqua 2014 e Pasqua 2015


PIZZATUE DI PATRIZIA SIRIMARCO (DA ORESTIÁDA, EVROS, GREECE)


TUORTINO DI GIUSEPPINA IERARDI  (DA SANT'AGATA)


PIZZATUE DI ANNA MARIA SIRIMARCO (DA SANT'AGATA)

 

  PIZZATUA DI CARMEN DI GENNARO (DA CUORGÑE)

PIZZATUE DI STEFANIA RIZZARO (DA MONZA) PREPARATE A RIVOLI (TO)

 TUORTINO DI ANNA IERARDI (DA SANT'AGATA) 


PIZZATUE "della tradizione rivisitata" DALLE SORELLE BONFILIO (DA SANT'AGATA)


PIZZATUE "della tradizione rivisitata" DALLE SORELLE BONFILIO (DA SANT'AGATA)


PIZZATUE DI ANNA PIA SIRIMARCO (DA PADOVA)

PIZZATUE DI PATRIZIA PERRONE (DA SANT'AGATA)

PIZZATUE DI ANNARACHELE MALVITO (DA BELMONTE CALABRO)


PIZZATUE E CULLURIELLI DI NUNZIA BRIGUORI (DA SANT'AGATA)

PIZZATUE DI FRANCA PERRONE (DA SANT'AGATA)

I

TUORTINO, CULLURIELLI E PIZZATUE DI ANNA GALLO (DA MONDOVI')


PIZZATUE DELLE SORELLE AURORA E FLORA SANTISE (DA SANT'AGATA)


PIZZATUE E CULLURIELLI DA REGINALDA SPINELLI ( DA CARATE BRIANZA)

EDIZIONE  PASQUA 2015:


DA BUENOS AIRES, Pizzatue di AMALIA ARCURI. 

Pasqua 2015.

 

 

DA NOVARA, Pizzatue di FLORIANA MARTELLUCCI.

 Pasqua 2015.

 

DA PADOVA, Pizzatue di ANNA PIA SIRIMARCO. 

Pasqua 2015.

 

DA RIVARA (TO), Pizzatue di ADRIANA BORRELLO. 

Pasqua 2015.




DA BREGNAN0 (CO), Pizzatue di ANTONIETTA SANDONATO. 

Pasqua 2015.

 

DA SAN FRANCESCO AL CAMPO, Pizzatue di FRANCESCA SERVIDIO. Pasqua 2015.

 

DA MILANO, piazzatua di ELVIRA RUMBOLO RANUIO.

Pasqua 2015.



Grazie e ancora complimenti a tutti coloro che hanno partecipato.

L'obiettivo di questo “concorso” (che è forse meglio chiamare “esposizione”) non è certo quello di creare classifiche e assegnare un premio materiale, ma di celebrare e promuovere  la tradizione e nel contempo contribuire a mantenere vivo il  nostro  senso di "comunità" 
- come hanno ben compreso le amiche e gli amici che hanno partecipato-.

Come dire: la tradizione al tempo dei “social”…
Proprio quei “social” che per assurdo sembrano sempre più spesso sviluppare l’egocentrismo, 
più che una reale voglia di condivisione.



Ancora auguri e…. alla prossima!